
La colazione al Rosedale mi delude un po’. Mi aspettavo di soffocarmi con bacon e uova. Invece troviamo preparato per waffel, pane tostato, marmellate, burro, burro spray, yogurt e cereali vari, e uova sode. Che amarezza!
Ordunque. La Valle della Morte. Avevo sottovalutato il fatto che, se si chiama così, un motivo bello valido c’è.
Si schiatta letteralmente di caldo.
La sensazione è di avere settordici phon che ti soffiano aria bollente addosso sotto un cocente sole estivo.
Giuro che ho pensato di restarci secca.
Nonostante ciò abbiamo cercato di rispettare la tabella di marcia e vedere tutti i punti d’interesse che erano in programma.
– Mesquite Flat
– Zabrinsky Point
– Artist’s Drive
– Bad Water
– Dante’s View











Arriviamo alla Valley giusto giusto a quell’ora in cui Studio Aperto consiglia di chiudersi a doppia mandata in un bunker sotterraneo al riparo dagli elementi: a MEZZOGIORNO (di fuoco).
Il caldo è talmente esagerato da entrarti dentro l’anima!
Il paesaggio è marziano.
No, davvero, sembra di stare su Marte, tipo “Atto di forza” o “the Martian” per capirci.
Rosse rocce e desertiche dune si alternano in questo nulla; ogni tanto spunta un po’ di verde, ma non sotto forma di flora… Rocce verdi, di quel verde che si vede comparire sui pezzi di rame quando si ossidano.
Lo spettacolo è bellissimo, da vedere almeno una volta nella vita.
Poi basta. Perché non ci tornerei per nulla al mondo!!!
Unico rammarico: a causa del caldo, abbiamo tenuto a palla il condizionatore, e ciò ha causato un consumo di benzina maggiore; per non rischiare di restare a piedi abbiamo dovuto saltare l’ultima (e secondo me la più fighissima) tappa – la ghost town.
Stanchi, sbruciacchiati e cucinati maciniamo km, anzi, miglia, verso la meta finale della giornata: la sin city per eccellenza, Las Vegas!
L’arrivo in albergo relativamente presto (le 20 circa) ci permette si immergerci subito nella movida cittadina.
Luxor: l’albergo è uno di quelli storici, la sua forma inconfondibile lo rende uno di quelli più riconoscibili assieme al Venetian, Bellagio e New York New York.
La mia singola deluxe è ENORME, 2 letti king size, poltrone, bagno con doccia e vasca!
20° piano, west tower, l’ampia finestra affaccia sul retro, deserto e quartieri residenziali poco affascinanti.
Link al sito del Luxor »
In questa prima calda serata riesco a vedere 2 spettacoli del Bellagio e un veloce tour degli alberghi più famosi.
Rispetto a 13 anni fa, la città è un po’ diversa, con nuovi edifici e sempre diversi spettacoli e attrazioni.
Il sonno mi coglie dopo l’1, quando esausta mi butto a nanna.















VIP per una sera
Se volete fare le “VIP” al casino, o pensate di cenare nel ristorante di lusso del vostro albergo, il mio consiglio è di vestirvi in maniera adeguata!
Qui sotto alcuni modelli che di sicuro non sfigurerebbero.