In nuova Zelanda so talmente pochi che quando due auto si incrociano in strada, si salutano.
White Elefant Hostel: un bellissimo cottage immerso nel verde con una decina di bungalow indipendenti e guarda un po’, mi ritrovo un tizio dell’ostello precedente.
Il nostro ha il bagno privato, una veranda con tavolino e sedie, un angolino attrezzato con stoviglie, bollitore e infusi per la colazione, e abbastanza spazio per tutti i nostri bagagli.
Partiamo presto per visitare il più possibile e in pochi km siamo alle Waikoropupu Springs, sorgenti naturali immerse nel verde.
È poi la volta della Split Apple Rock, un enorme masso tondeggiante spaccato a metà!









Si trova a largo di una caletta spiaggiosa deliziosa, dove rimaniamo un po’ a goderci il sole e il mare.
L’ultima tappa della giornata è Wharariki, una spiaggia lunghissima, deserta, e difficile da raggiungere!!
Almeno 1h e qualcosa di cammino in mezzo a verde vegetazione, prati, pecore e mucche e persino dune di sabbia.
Lo spettacolo che ci si presenta è unico, enormi formazioni rocciose si stagliano lungo la spiaggia, dove il mare incontra la sabbia; vedo una massa scura che si muove mentre fotografo sto po pò di scenario e oh. È UNA FOCA.
E niente, lo shooting è praticamente d’obbligo!











Le ho fatto un video mentre cerca di mordermi.
Torniamo in ostello stanchi morti ma soddisfatti della giornata!
Pronti a tutto!
Siccome si passa da camminate infinite e pomeriggi spiaggiati, è meglio partire preparati a tutto!